Incanti a Roma

...piccolo cenno del cielo per questa terra ricoperta, scoprendosi poi scoperta… fragile, nuda.  Orizzonte e disincanto, disinteresse, disilludere. Esercizio dell’uomo difronte una grammatica d’amore tradendo per  un drappello di mani che applaudono il vincitore. Vittoria! La bocca  ha conferito ad alcune parole il compito di liberarla da molte responsabilità. Goloso il suo parlare discutendo d’arte, su di una gruccia appende un linguaggio da ornamento da usare in periodo di saldi. Humus imballato in cornici in mostre affollate, incolto il talento! Affacciato da finestre cieche per capire, per conoscere, per condividere. Inizi di luce introspettiva, rispondendo a domande indotte. Inganno inverso, involucro da rendere in cambio d’occhi sinceri. Ipotesi di un susseguirsi di significanti ruminati, affamati di quel colore… puro, vero. Strato di arcobaleno, iride piccola goccia di lanterne tra le nuvole. Illuminano il cammino da tela a tela sentendo respirare l’amore, mi fermo qui. Fine di una matassa, azione di linee e colori.
 
 
                                                                                                                                                                                        Ciro Cianni