Estasi d'Astuzia

Luogo: 

Roma - 2015
…estasi d’astuzia.
 
Repliche di sillabe… riecheggiano fra tele candide. Spiano colori… le linee adulanti di parole del tutte sconosciute al mattino in attesa d’essere accolto. Idea di luce che integra il buio inverso al mondo in bolle d’espressioni taciute al cielo. Circolari le menti producono microgravità d’azioni che stagnano fra pennelli luridi di mediocrità… pensa, pensa, uno spazio bianco da rendere cromatico di centro a periferia d’ispirazione. Poi viali di petali guardano stagioni cangianti sciogliendo nodi da un tempo d’estasi… ma immobile incoerente un ordinato raggio vorace si veste d’astuzia misurando il battito di un cuore. Tronco il supplizio di una non conoscenza comune… che applaude al coro di scatole vuote infiocchettate a festa… ponderate dal denaro…,  lontano da ogni cosa arcobaleni schierati su pietre modellando mani d’artista in un eterno soffio... fonte d’acqua. Robusta la riva dove ormeggiare il pensiero… puro da custodire! Tutto e tutta però, la terra da visitare, troppo da portarsi dietro, che si fa? La si abbandona, la si distrugge? Ma si potrebbe, invece del cemento, ridurla in colori e parole… da mettere in bottiglie monodose da lasciare al futuro.

Ciro Cianni

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